AF1 Futura 50 ’90 – Tipo FN
La AF1 Futura 50 tipo FN viene presentata a Marzo del 1990 in contemporanea con la 125 alla quale, come da tradizione, risulta praticamente identica nelle forme e nella livrea scelta.
La colorazione inizialmente disponibile è praticamente identica alla 125, differenziandosi solo in una diversa tonalità di rosso (tendente all’arancio) per il codone ed inserti verdi (in una tonalità che ricorda il verde utilizzato per la AF1 125 Sintesi Sport) sulla carena e sul cupolino. Nel corso del 1990 viene presentata anche una seconda colorazione decisamente più vivace e caratterizzata da un bel viola per tutte le sovrastrutture accompagnato da un giallo acceso per il cupolino. Un abbinamento decisamente Aprilia!
La AF1 Futura 50 viene posta in vendita nel 1990 a lire 4.080.000.
Rispetto alla precedente AF1, la nuova Futura 50 adotta le seguenti modifiche:
- Telaio con diversa inclinazione del cannotto e le travi discendenti che si allargano subito dopo la zona del cannotto, anziché scendere giù rettilinee come sulla precedente AF1.
- La piastra di sterzo ed i semimanubri sono differenti rispetto alla AF1 ’89 con questi ultimi ancorati sotto e non sopra la piastra. L’impostazione è decisamente più racing.
- Le sospensioni conoscono una taratura più rigida.
- La sezione delle gomme viene incrementata pe sottolineare l’anima più pistaiola, si passa intatti dalle 80/90 anteriori alle 90/90 e dalle 100/80 posteriori alle 110/80 che calzano su nuovi cerchi a 5 razze dal design a stella, che aumentano anch’essi di sezione da 2,75″ a 3″ anteriore e da 3,25″ a 3,5″ al posteriore, mantenendo però lo stesso diametro dei precedenti, ovvero 16″ all’anteriore e 17″ al posteriore.
- Il motore rimane il conosciuto Minarelli RV3 della precedente AF1, sebbene la carburazione viene smagrita ulteriormente, si passa infatti dal getto 68 al 63 per offrire maggior brillantezza.
- Lo scarico è inedito ed adotta un nuovo terminale in alluminio.
- La trasmissione finale viene accorciata adottando una corona da 43 denti in luogo di quella da 40 dell’ AF1 replica.
AF1 50 Futura ’91 – Tipo
La AF1 Futura edizione 1991 si presenta a Marzo tutta nuova, riprendendo ancora una volta le modifiche adottate sulla 125. La Futura ‘91 è quindi una moto praticamente nuova rispetto al modello precedente e nonostante continui a mantenere una certa somiglianza nelle linee, le differenze a livello tecnico sono molte. La Futura 50 rimane in produzione fino all’arrivo della RS Extrema 50 nel 1993 variando da un anno all’ altro solo nella colorazione proposta.
La prima versione della Futura 1991 ha una grafica sobria e come di consuetudine Aprilia accosta con grazia colori particolari come l’argento ed il viola al blu ed al nero dei cerchi. All’inizio dell’ estate debutta anche la versione Reggiani Replica che come per la 125 propone con l’argento il rosso il blu-viola e la grafica sul serbatoio a strisce bianche e nere (ripetute poi su parecchie Replica successive).
Nell’inverno del 1991 esce una colorazione più sobria bianco-rossa-arancio e viola e nella primavera del 1992 arriva una versione replica, molto simile a quella del 1991 ma con il bianco al posto del grigio-argento e qualche tocco di verde, forse in omaggio alla AF1 Replica del 1989.
Il prezzo della Futura 50 nel 1992 è di lire 4.250.000
A livello tecnico le differenze con la precedente Futura sono molte. Innanzitutto, il telaio presenta un interasse accorciato di ben 2 cm rispetto alla versione precedente proprio per conferirle maggiore maneggevolezza grazie ad un cannotto di sterzo con differente inclinazione.
Il codone monoposto è inedito ed ora ha un coperchio vano attrezzi più lungo e slanciato e due prese d’aria laterali più lunghe e dal design più aggressivo che nella griglia posteriore simula lo sfogo d’aria delle prese laterali posizionata sul fanale posteriore della Honda NR Oval Pistons presentata proprio quell’anno. Grazie a tali modifiche la moto è più corta di ben 5 cm ed anche la sella è più bassa di 1 cm per una posizione in sella meno caricata sugli avanbracci.
La vera novità che però caratterizza la Futura 50 ’91 è il nuovo e compatto motore Minarelli AM 3/4/5 (sempre a tre rapporti per il mercato italiano) che manda definitivamente in pensione il precedente RV3.
Si tratta di un propulsore inedito che rispetto al sempre ottimo RV3 presenta notevoli raffinatezze; da sempre alle buone prestazioni dei 50ini Aprilia si accompagnavano purtroppo elevate vibrazioni agli alti regimi, un difetto che dal 1991 però cessa definitivamente. Difatti, il nuovo AM 3/4/5 introduce per la prima volta in un motore di soli 50 cc il contralbero antivibrazioni. In omaggio alla ricercatezza tecnica, viene adottata anche l’ammissione lamellare nel carter anziché diretta nel cilindro per permettere un miglior rempimento a tutti i regimi, cosicché a parità di prestazioni i motori consumano e fumano meno allo scarico, aspetto quest’ultimo da non sottovalutare nei primi anni ’90 quando si apprestavano a fare il loro esordio sul mercato le prime marmitte catalitiche sui 2 tempi (l’Aprilia Pegaso 125 fu la prima in questo senso).
La rapportatura interna dell’AM è leggermente più corta rispetto a quella del precedente RV3 così da allungare la trasmissione finale che passa da 11-43 a 13-43 (in realtà leggermente più lunga nel totale) così da incrementare di qualche km la velocità max che ora supera i 90 km/h.
L’AM, fiore all’occhiello della produzione motoristica di 50cc, resta nei telai dei 50ini Aprilia ancora per parecchi anni dopo la Futura, aggiornandosi di volta in volta al cambio legislativo prima a 5 e poi a 6 rapporti, fino a che con l’acquisizione di Aprilia da parte del gruppo Piaggio si passa qualche anno fa ad un motore Piaggio per le ultime RS 50.
Infine, una curiosità utile a coloro che si divertono ancora con le elaborazioni: il Minarelli AM3 all’epoca poteva essere trasformato in AM5 semplicemente comprando un apposito kit della Top Performances che appunto trasformava il cambio in 5 rapporti. Non è tuttavia possibile trasformare un AM3 in AM6, visto che per montare l’ingranaggio del sesto rapporto è necessario lavorare internamente i carter. Un’opzione sempre possibile, ma decisamente costosa.
Tuttavia, per quanto riguarda imbiellaggi e parte termica, le più recenti parti speciali pensate per gli AM6 che fino a poco tempo fa equipaggiavano diversi cinquantini non solo Aprilia, sono assolutamente installabili anche sui primi AM3 ed AM5. Quindi esiste ampia scelta per divertirsi.