Presentata nel Giugno 1988, la nuova enduro Cagiva prede il nome da una tribù india del sud-america particolarmente aggressiva: i Tamanaco.
Come per la precedente Cruiser, con la quale condivide il telaio (ed il codice modello 4P), la Tamanaco mantiene un’impostazione di guida più votata al fuoristrada rispetto alla precedente generazione Elefant. Rispetto alla Cruiser le sovrastrutture sono completamente nuove e dal punto di vista tecnico si segnalano la nuova forcella a steli rovesciati da 40mm ed il propulsore derivato dall’unità montata sulla cugina stradale C10 R.
La Tamanaco viene posta in vendita in due colorazioni: bianco/blu/rosso con sella nera e bianco/nero con sella nera in livrea “Lucky Explorer”. Il prezzo nel 1988 è di Lire 4.834.000
La 4P ha DGM 52308. (uguale alla Cruiser)
La Tamanaco è caratterizzata da linee piuttosto squadrate e le sovrastrutture sono inedite rispetto alla Cruiser. Il cupolino ospita un nuovo faro a doppio proiettore che carena il radiatore andando ad agganciarsi perfettamente al grande serbatoio, che ora è in materiale plastico. Nuovi anche codone e fianchetti ed il silenziatore di scarico in alluminio. La strumentazione è completamente inedita e come per le altre sovrastrutture della moto adotta un disegno squadrato. I blocchetti CEV rimangono identici ai precedenti.
La ciclistica mantiene il telaio in acciaio monotrave a culla sdoppiata in tubi quadri e rettangolari della Cruiser, ma adotta una geometria di sterzo ed un’avancorsa differente. La forcella è una nuova Marzocchi a steli rovesciati da 40 mm non regolabile accoppiata ad un monoammortizzatore regolabile nel precarico che lavora con la conosciuta sospensione posteriore Soft-Damp. Viene mantenura l’escursione di 220 mm per la ruota anteriore e 240 mm per la ruota posteriore come sulla precedente Cruiser. L’impianto frenante si avvale di un disco anteriore Brembo da 230 mm servito da pinza a doppio pistoncino flottante e di un posteriore da 220 mm a pinza fissa. I cerchi sono in acciaio.
Il propulsore è identico all’unità montata sulla C10 R e sempre con valvola meccanica allo scarico CTS, ma ora privo di camera di risonanza CPC. Rispetto alla C10 R viene adottato un diverso gruppo termico, una diversa taratura per il carburatore PHBH 28 ed ovviamente un impiantodi scarico adatto per il fuoristrada. I test rilevano una potenza massima alla ruota di 26.06 cv a 9250 giri, caratterizzata da un’erogazione piuttosto fluida. La velocità massima è di 136,5 km/h.