Presentata e commercializzata a partire dal Maggio 1994, la nuova Mito Evoluzione riprende fedelmente le linee della splendida Ducati 916 disegnata da Massimo Tamburini, padre anche della Freccia C9 e della sorella maggiore Ducati Paso.
Sostituire un modello di successo come la precedente Mito che in quattro anni di produzione riscontra un successo commerciale fenomenale non è compito facile. Eppure come per la Freccia e la precedente Mito, basta guardare la nuova EV per innamorarsene perdutamente a prima vista.
Aprilia, Gilera e Honda hanno prodotto fantastiche ottavo di litro e laddove Aprilia ha privilegiato l’immagine sportiva e lo stile, Gilera l’innovazione e Honda Italia la sostanza, Cagiva con la Mito EV ha concentrato queste caratteristiche in un’ unica moto.
La EV raggiunge anche un livello qualitativo straordinario con assemblaggi curati e verniciature veramente ben fatte. Tale è il livello e la somiglianza con la Ducati 916 che diverse parti sono esattamente le stesse!
Il prezzo nel 1994 è di Lire 7.890.000 ed i colori disponibili sono: rosso/antracite con cerchi antracite o giallo/antracite con cerchi antracite. Entrambi hanno la sella passeggero in tinta.
La EV lega la sua immagine vincente anche ad un giovanissimo pilota che nel ’94 vince sulla moto ufficiale curata dal team Lusuardi il campionato Sport Production nella under 21. Il giovanotto in questione non è un signor Rossi qualunque, ma lui, il mito: Valentino Rossi. La stagione ’94 vede anche la EV conquistare il terzo posto nella over 21 con Blaso.
Le Mito EV impegnate nel campionato Sport Production possono anche vantare un kit apposito preparato da Cagiva e posto in vendita a Lire 2.600.000. Numerosi i particolari offerti, tra i quali: gruppo termico completo, albero motore, accensione elettronica, impianto di scarico, cerchi alleggeriti Marchesini, molle forcella e ammortizzatore posteriore regolabile.
Come per Aprilia con la RS 125 del ‘95, la Mito EV si dimostra una moto estremamente longeva rimanendo in produzione fino al ‘08. Tuttavia, le vere Mito EV e sicuramente le uniche interessanti dal punto di vista collezionistico, rimangono quelle prodotte nel ‘94 e ’95, ovvero prima che la scure burocratica cadesse sulla potenza dei motori, limitandoli al ridicolo limite di 15 cv.
La moto in breve
Cupolino, carena, serbatoio e codone riprendono fedelmente la linea della splendida Ducati 916 e se non fosse per la scritta Cagiva, la Mito EV sembrerebbe proprio una 916.
La coppia di fari ora ha una funzione differenziata, con un faro per l’anabbagliante e la posizione e l’altro per l’abbagliante, con l’adozione delle lampadine alogene al posto delle lampadine incandescenti.
Geniale il posizionamento del blocchetto d’accensione a ridosso del cannotto di sterzo e del bellissimo ammortizzatore di sterzo che riprendono quanto visto sulla Ducati 916. Molto bello il comando dello starter che si attiva con una levetta posizionata sul lato sinistro.
La strumentazione ed i comandi elettrici prodotti dalla Cev sono inediti ed in buona sostanza sono i medesimi montati sulla Ducati 916.
Ciclistica
Il telaio viene rivisto nella zona del cannotto per poter alloggiare l’ammortizzatore di sterzo in senso trasversale proprio come sulla Ducati 916. Una primizia assoluta per una 125 stradale.
La forcella anteriore è sempre la Marzocchi da 40mm a steli rovesciati, ma più corta della precedente e ottimizzata nell’idraulica. La sospensione posteriore rimane la collaudata “Soft Damp”, ma adotta un nuovo ammortizzatore
L’impianto frenante rimane invariato.
Inalterate forma e dimensioni delle ruote.
Motore
Il propulsore rimane il 7 marce montato sulla Mito versione ’93 e caratterizzato dal gruppo termico marchiato 73037 e dalla trasmissione primaria a denti dritti. Rispetto alla precedente Mito vengono apportate solo piccole modifiche atte a migliorare il funzionamento e l’erogazione. Vediamo quali:
- Differente bilanciatura dell’albero motore.
- Nuovo impianto di scarico sempre dotato di terminale rivestito in carbonio.
- Carburazione perfezionata (viene mantenuto il Dell’Orto PHBH 28) ed un nuovo coperchio cassa filtro con prese aria laterali invece che anteriori.