Presentata nel Febbraio 1989 e commercializzata immediatamente dopo, la Gilera MXR, tipo 147, è l’evoluzione della precedente MX1 dalla quale si differenzia principalmente per il nuovo cupolino con proiettore a doppio fanale rotondo e per le nuove carene che nascondono alla vista il telaio.
Il prezzo nel 1989 è di Lire 5.600.000 ed i colori disponibili sono nero o rosso o bianco.
La MXR riprende in pieno l’impostazione meno esasperata e ben equilibrata della sua progenitrice, ma a differenza della MX1, non conosce gli stessi successi sportivi. Difatti, la MXR lascia le velleità sportive alla splendida SP 01 dedicata alle gare Sport Production.
Nel campo delle 125 stradali la strategia di Gilera per il 1989 è quindi duplice: da un lato la più tranquilla MXR adatta a tutti i percorsi e dall’altro l’inedita SP 01 pensata per correre nel campionato Sport Production ed adatta ai più smanettoni.
Una strategia che, purtroppo, non è premiata dal mercato: una contrazione costante nel mercato delle 125 stradali ed una crisi di identità del marchio Gilera portano a seri problemi finanziari.
La MXR non ha una vera erede, visto la produzione Gilera si concentra sulle sportive SP/Crono/GFR e la futuristica CX è un pianeta a sé.
La Tipo 147 si riconosce per il DGM 52713 e per la numerazione telaio che inzia con 147*. Pertanto, pur essendo il codice modello tipo 147, identico con la MX1, la MXR ha DGM diverso e specifico per la MXR.
La moto in breve
La MXR ha una linea meno originale della precedente MX1, ma anche più convenzionale e, specie nella colorazione nera, molto elegante. Rispetto alla MX1, le modifiche apportate si fermano alla parte anteriore. Vediamo quali:
Il cupolino più grande e protettivo adotta un nuovo proiettore a doppio fanale rotondo più in linea con la moda dei tempi, ma al tempo stesso anche meno originale della soluzione adottata sulla precedente MX1. I nuovi specchietti retrovisori prodotti dalla Vitaloni, invece, sono decisamente più belli e meno posticci dei due specchietti tipo ‘antenne’ montate sulla MX1.
La nuova carena completamente sigillata nasconde alla vista il telaio Twinbox, ma ottimizza la protezione del pilota dal vento.
Le prese d’aria collocate sui fianchetti sono ora leggermente più grandi.
Viene confermata la soluzione del finto serbatoio che cela un pratico vano portaoggetti in grado di ospitare un casco integrale. Strumentazione e comandi elettrici rimangono immutati.
Ciclistica
Il telaio Twinbox è il medesimo della MX1 con le stesse geometrie, sebbene vi siano sostanziali varianti nelle appendici di ancoraggio delle carene e del cupolino.
Sospensioni, freni e ruote rimangono i medesimi della MX1.
Motore
Il propulsore della MXR subisce poche modifiche rispetto alla versione montata sulla MX1. Vediamole:
- Nuovo gruppo termico
- Nuovo impianto di scarico e carburazione differente (Carburatore PHBH 28)
Lasciando le velleità sportive alla SP01, il motore della MXR adotta modifiche rivolte ad una maggior rotondità di funzionamento, piuttosto che alla ricerca della potenza massima.
I dati rilevati indicano una potenza massima alla ruota di 26,48 cv a 9750 giri ed una velocità massima di 156,5 km/h (26.01 cv e 156,600 km/h la MX1). Nelle prove di ripresa, il propulsore della MXR mostra un leggero miglioramento rispetto alla MX1 e conferma la bontà delle modifiche apportate spuntando sui 400 metri da 50 km/h un tempo di 20,259 sec ad una velocità di uscita di 93,75 km/h (20,587 sec e 91,370 km/h la MX1).