Presentata il 5 Febbraio 1990 e commercializzata immediatamente dopo, la AF1 Futura, tipo FM, è l’evoluzione anni ’90 del valido progetto AF1 Sintesi.
Il 1990 è l’anno che vede la nascita delle 125 sportive, ovvero caratterizzate da un’impostazione di guida più corsaiola rispetto alle stradali fino ad allora prodotte. In questo ambito, Gilera fa tendenza con la SP 01 presentata un anno prima e seguita dalla SP 02 del 1990. Tendenza alla quale si accodano Aprilia con la AF1 Futura e Cagiva con la Mito che diventano le due regine della categoria.
Il prezzo nel 1990 è di Lire 6.090.000 ed i colori disponibili sono bianco/rosso/blu con cerchi bianchi, sella pilota nera e sella passeggero rossa. Successivamente viene presentata una seconda colorazione antracite/porpora con cerchi bianchi ed entrambe le selle nere.
La Futura si presenta come un aggiornamento in chiave moderna della precedente Sintesi ed è ancora una volta testimone del grande estro dei designers Aprilia nel proporre vivaci ed originali colorazioni: difatti, confrontando le due colorazioni proposte si ha infatti l’impressione di trovarsi davanti a due modelli completamente differenti.
Tramontata la moda del faro a doppio proiettore e delle carene sigillate, la Futura adotta un elegante faro trapezoidale che ben si inserisce in un bella carenatura che lascia in bella vista le travi del telaio. Pedane arretrate, semimanubri molto bassi e pompa freno anteriore a serbatoio separato ne completano la dotazione racing.
A livello tecnico gli aggiornamenti apportati dai tecnici Aprilia sono, invece, di continuità piuttosto che di rottura. La ciclistica adotta quindi modifiche marginali mentre il propulsore rimane il conosciuto Rotax 123 nella versione montata sulla Sintesi Sport con carburatore da 34 mm e dotato di alcune piccole migliorie al cambio.
La Futura conosce un successo di vendite strepitoso e nelle versioni preparate per le gare nel campinato Sport Production ‘90 – non esiste infatti una versione dedicata – vince a fine stagione nella categoria under 21 con un giovanissimo Massimiliano Biaggi e over 21 con Paolo Aicardi.
Nel 1991 una nuova versione della Futura sostituisce la Futura’90 e nel 1992 viene presentata una versione dedicata alle gare Sport Production.
La tipo FM ha DGM 52867 emesso il 20 Novembre 1989. La numerazione di telaio inizia con il suffisso 029 seguita dai numeri di telaio *****. La potenza massima effettiva dichiarata è di soli 13.5wk, un valore nettamente inferiore alle reali prestazioni del propulsore. Lo scarico viene omologato con marchiato su espansione e silenziatore la dicitura “Aprilia DGM 46160-S”. La scatola filtro ha un’etichetta che riporta anch’essa l’omologazione “Aprilia DGM 46160-S”. Nel Gennaio del 1990 viene presentato un aggiornamento che mantiene il medesimo codice tipo FG e codice omologativo DGM 52867 OM e che presenta le seguenti varianti: pinza freno anteriore (da due a quattro pistoncini), pompa freno anteriore di diametro diverso (da 12mm e non più da 11mm), proiettore anteriore con diversa approvazione “A ES 7R0146273 ; HRC 10 E3 46272” e indicatori di direzione ant e post diversi. Si tratta comunque di dotazioni che per la pinza freno e la pompa freno non trovano conferme nei manuali di ricambio. Quindi, ciò significa che le Futura 1990 sono stata poi effettivamente prodotte solo con pompa freno anteriore da 12mm e pinza freno anteriore da 4 pistoncini (identica alla Sintesi). Cambiano quindi nel corso della produzione solamente faro anteriore, posteriore e frecce.
La moto in breve
La linea della Futura si presenta moderna e molto piacevole. Le differenze rispetto alla Sintesi ‘89 sono tante e subito riscontrabili in una carenatura dalla forma diversa che abbinata ad un nuovo serbatoio ora mette in giusto risalto le splendide travi del telaio in alluminio.
Il proiettore a doppio faro della Sintesi ‘89, lascia il posto ad un proiettore alogeno trapezoidale inserito in un cupolino leggermente più ampio. Anche il codone è stato oggetto di profonde attenzioni ed è ora dotato di un aspetto più moderno e funzionale.
La sella passeggero, protetta da serratura, è apribile separatamente dalla sella guidatore (apribile a sua volta tramite una brugola per dare accesso alla centralina) e da accesso ad un pratico vano porta-oggetti e al tappo per il serbatoio dedicato all’olio del miscelatore che ora si trova in posizione arretrata rispetto alla Sintesi.
Il collocamento della batteria rimane sotto al serbatoio a ridosso del cannotto di sterzo e naturalmente, il serbatoio è sempre ribaltabile e dotato di un’astina per mantenerlo in posizione elevata,. Da segnalare la presenza di una paratia di plastica nera interposta tra il motore ed il nuovo air box ora collocato sotto al serbatoio.
La valida strumentazione rimane la Veglia Borletti già montata sulla Sintesi ‘89 così come i blocchetti elettrici CEV.
La prima serie della Futura 125 monta delle anacronistiche frecce ereditate dalla Tuareg Rally 1989 e probabilmente montate per esaurimento scorte. (codice ricambio AP8112496 per il vecchio tipo e AP8112687 per il nuovo tipo). Il faro anteriore e posteriore passano dal CEV al Triom.
Ciclistica
Il telaio è essenzialmente lo stesso splendido telaio in alluminio a travi portanti della Sintesi, sebbene sulla Futura si distingua per l’ampliamento della curvatura dietro al canotto di sterzo e la comparsa di una traversa che supporta un quarto attacco per il cilindro. La geometria di sterzo torna ad essere la medesima della Sintesi ‘89 e quindi adottando un angolo di inclinazione del cannotto di sterzo di 26º ed un’avancorsa di 95 mm (25,5º e 92 mm la AF1 Sport).
La forcella rimane la stessa steli rovesciati da 38 mm della Sintesi Sport, ma conosce una taratura più rigida ed una diversa frenatura in fase di ritorno. Il forcellone monobraccio e la sospensione posteriore sono adottano una taratura diversa.
L’impianto utilizza un nuovo disco a freno sempre flottante e sempre da 320 mm all’avantreno servito da una nuova pinza freno. La pompa freno ha ora il serbatoio separato in luogo del tipo tradizionale montato sulla Sintesi ed ha diametro di 12mm. Invariata la pinza freno anteriore da 4 pistoncini. Al posteriore viene utilizzato un il medesimo disco freno da 240 mm servito della precedente Sintesi servito dalla stessa pinza freno. La pompa freno rimane invece è nuova.
Di nuovo disegno entrambe le ruote che ora hanno cinque razze con gommatura 100/80-17 all’anteriore e 130/70-17 al posteriore.
Il peso a secco rilevato è di 126 kg (130 kg la AF1 Sport)
Motore
Il propulsore riprende il Rotax 123 dotato di carburatore a sezione ovale da VHSB 34 LD mm montato sulla AF1 Sport, ma oggetto di alcune piccole modifiche atte a renderlo più trattabile ai medi e bassi regimi. Vediamo quali:
- Nuova testata con rapporto di compressione sceso a 14,5:1 (15:1 su AF1 Sport. Il cilindro rimane il 223362 della precedente versione)
- Prima, seconda e terza marcia hanno più ravvicinati rispetto alla Sintesi. Il rapporto finale è 16/38.
- Impianto di scarico rivisto rispetto alla Sintesi.
- Carburazione leggermente rivista.
Gli interventi apportati hanno reso il motore della Futura lievemente più dolce e sostanzioso ai regimi bassi e medi, sebbene in termini di prestazioni assolute i rilevamenti sono praticamente gli stessi per la Sintesi Sport:la Futura rileva infatti una potenza massima alla ruota di 31,03 cv a 10500 giri. (31,23 cv a 10500 giri per la Sport).
Nelle prove di ripresa sui 400 metri da 50 km/h, la Futura registra un tempo di 19,650 sec ed una velocità di uscita di 94,240 km/h contro i 19,985 sec e 95,740 km/h della Sport.
La velocità massima registrata è di 164,150 km/h contro i 168,300 km/h fatti registrare dalla Sport. Il motore pesa 22,6 kg.