Presentata a Schiranna nell’Aprile del 1986, la Cagiva Aletta Oro S2 differisce dalla precedente S1 principalmente per l’adozione dell’avviamento elettrico di serie.
Il prezzo nel 1986 è di lire 4.398.000 chiavi in mano e le colorazioni adottate sono:
> bianco su telaio rosso, gambali forcelle rossi e ruote bianche;
> bianco con strisce blu su telaio rosso, gambali forcelle rossi e ruote nere;
> bianco/canna di fucile su telaio in color acciaio, gambali forcelle neri e ruote con profili in alluminio satinato con razze nere.
La S2 viene sostituita nel 1987 dalla nuova Freccia C9, ed è caratterizzata dal codice tipo 8M, come per la precedente S1. Il codice omologativo rimane DGM 51829 OM e la numerazione telaio prosegue. Il tipo motore è sempre Cagiva 8M, ma la numerazione sul motore riparte da zero ed è preceduta dal suffisso 86/ che sta ad indicare che il motore appartiene alla seconda versione 1986.
La Aletta Oro è anche la prima Cagiva iscritta al neonato campionato Sport Production 125 che nella sua prima stagione 1986 vede la Cagiva impegnata principalmente con Baldassarre Monti e Danilo Toschi che concludono una buona stagione con diversi piazzamenti.
La linea e le sovrastrutture rimangono le medesime della S1 e solo la strumentazione perde l’indicatore del livello carburante ora sostituito da una spia.
A livello ciclistico si segnala solo una diversa taratura delle sospensioni più morbida e la pompa freno posteriore che viene ancorata esternamente al telaio (internamente sulla S1) per far spazio al motorino elettrico dell’avviamento. Il propulsore, invece, adotta un nuovo cilindro con un passaggio più ordinato dei tubi dell’acqua ed una testata leggermente più compressa. Il nuovo cilindro è identificato dal codice 46630 stampato sul lato sx dello stesso (46589 sulla S1). Il nuovo carburatore Dell’Orto PHBH 28 HD (PHBH 28 BD sulla S1) è provvisto di un polmone di compensazione per migliorare la qualità dell’erogazione ai medi regimi e, modifica più importante, l’avviamento elettrico di serie. Tale modifica tuttavia comporta un aumento di peso per la moto di ben 9kg e pertanto in Cagiva, decidono di accorciare il rapporto della sesta marcia a 7,950 (7,780 su S1) per poter dar al pilota maggior tiro nel passaggio quinta/sesta marcia.
La S2 rileva una potenza massima alla ruota di 21,25 cv a 8750 giri (21,01 cv a 8750 giri la S1) ed una velocità massima di 140,3 km/h (139,7 km/h la S1). Per quanto attiene alle prove di ripresa sui 400 metri da 50 km/h, i pochi interventi apportati evidenziano un piccolo miglioramento e permettendo alla S2 di registrare un tempo di 22,911 sec alla velocità di uscita di 79,646 km/h. (23,035 sec e 76,590 km/h la S1).