Il Sole! Il Sole! Il Sole!
Scusate, ma dopo aver passato il 2013 sotto all’acqua finalmente una giornata meravigliosa con punte di 18 gradi ed un sole veramente primaverile! Che giornata veramente magnifica!!
Dunque… perché 125pesto? Il pesto è un simbolo internazionale della cucina ligure, una salsina prelibata che tutto il mondo ci invidia. E allora, perché non non intitolarle il nostro primo raduno del 2014 svoltosi tra le bellissime terre liguri? Un nome che il nostro Ricky (e chi altrimenti??) ha inizialmente proposto più per scherzo… è poi diventato il simbolo dell’evento!
Anche questa volta, siamo riusciti ad organizzarci bene e complice il fatto che i nostri raduni sono per piccoli numeri (eravamo in 11), siamo arrivati tutti al Sabato. Chi in macchina e chi in furgone, questi ultimi sempre generosi nel mettere a disposizione tempo, denaro ed il loro furgone per poter trasportare le 125 di chi altrimenti non saprebbe come fare. (si legga il sottoscritto!).
Ovviamente, il nostro Massimo era “madmax express” munito. Qui vedete la sua Mito, fotografata da Felice che sempre presente arrivava dal Salento in aereo, che ogni tanto chiedeva strada sfanalando!
Gli altri arrivano a stretto giro di posta.
La prima tappa è Genova, dove l’amico Paolo (che metterà a disposizione di Felice e Ferruccio le sue bellissime Aprilia Project 108 e Gilera XR1) aspetta in trepida attesa Massimo e Felice. Ma Ferruccio arriva più tardi con Mauro, Ricky, Sergio e Vasco. E quindi… il buon Giorgio, anche lui genovese e fondatore di un noto club locale, si impossessa della XR1 prima e si unisce all’improvvisato gruppetto che, ovviamente, non resiste alla tentazione di smanettare come matti per le vie di Genova.
Finalmente il gruppo si ricongiunge e si arriva a destinazione a Santa Margherita Ligure. Alcuni dormono a Rapallo presso l’hotel Villa Cristina, un posto super consigliato, dove troverete anche un ristorante veramente eccellente. Vedersi dopo diversi mesi è stupendo! Siamo ancora insieme con le nostre amate 125 e finalmente non piove! Il ristorante Officina del Gusto, sempre di proprietà dell’albergo, ci aspetta per una cena pantagruelica, ma prima un giretto in Riviera è di rigore! E allora via fino a Portofino e ritorno.
Eccoci a cena. Ho perso il conto delle portate. Una mangiata abnorme per un prezzo di 25 euro tutto incluso. Ristorante altamente raccomandato!
Ed ecco una gratissima sorpresa!
Dopo una risata e l’altra, si va a nanna! (si fa per dire… almeno per chi condivide la stanza con il “diesel di Gallarate”.)
Ed ecco Domenica! Sotto la mappa del percorso organizzato dal nostro Ricky e questa volta con il consiglio dell’amico Paolo che ha la fortuna di vivere in quei posti meravigliosi!
Portofino al mattino è semplicemente… Portofino! Unica!
Ecco alcune foto della partenza da Portofino, dove abbiamo consumato una sontuosa colazione dal mitico Ugo del Bar Morena, tipico ritrovo dei Vip che girano a Portofino.
Ed eccoci pronti per la partenza. Come sempre, le 125 riscuotono un grande successo e sono in diversi che si fermano a guardarle, incluso un ragazzo che si avvicina con un sorriso a 32 denti ricordando di quando aveva una Futura 125…
Arriva il momento della partenza e Ricky, come al solito, è tecnologicamente avanti a tutti di una spanna! Avete mai visto una Aprilia Europa 125 con il navigatore Gps?
Il percorso segue la strada statale fino a Santa Margherita. Sicuramente una delle strade panoramicamente più bella al mondo. Passiamo davanti a luoghi mitici (il Carillon, il Covo di Nord Est…) ed i ricordi affiorano copiosi… era dal 1995 che solcavo quelle strade in sella ad una 125! Il percorso continua fino a Chiavari e poi fino a Sestri. Sono strade magnifiche, tutte sulla vecchia Aurelia, ma dove bisogna prestare attenzione. Ma il tempo è eccezionale e anche se bisogna andar con giudizio, possiamo goderci un panorama strepitoso! Arrivati alle 5 Terre, eccoci davanti alle strettissime gallerie di Moneglia, dove il traffico, regolato da un lunghissimo semaforo, va in una direzione sola.
Finete le gallerie… ci avviciniamo al Passo del Bracco, la giostra delle 125!
Il passo del Bracco è un qualcosa di magico. Farlo con una 125 diventa quasi un’esperienza mistica! Certo, 30cv (nel migliore dei casi), sono un niente. In un’era dove le maxi si vendono sul numero più alto di cavalli alla ruota e sulla qualità di sospensioni ed elettronica, beh, una 125 di 20 e passa anni può far sorridere. Anzi, sono in diversi i 125isti che si ricomprano la loro 125, ma poi non la usano mai, preferendole la maxi per le loro scampagnate domenicali. Senza nulla togliere alle moto di maggior cilindrata (e siamo in tanti ad averne… anche delle più costose e blasonate…), usare una 125 in strada ha un sapore veramente particolare. La prima cosa è che, oggi più che mai, quando si sta tutto il giorno in giro in compagnia di un’altra dozzina di 125, beh…, si ritorna a casa con una puzza di 2 tempi addosso che… mette di buon umore! E’ bellissimo! Mi sembra sempre di provare quelle sensazione che si ha quando si visita un luogo famigliare che non si vedeva da tempo e si riscoprono quegli odori e sensazioni che non si ricordavano più. La seconda cosa che non dimentico mai, anche giorni dopo che un raduno è finito, è il rumore. Non sarà l’acuto di un 4 cilindri giapponese o il rombo di un Pompone, ma l’urletto di una 125 che ti passa di fianco a palla, vi giuro che non è più un rumore comune e che rimane impresso. Le 125 fanno il resto, nel senso che la loro ciclistica sopraffina (certamente più precisa man mano che telai e sospensioni si evolvevano) ed i motori con birra a sufficienza per poter dire “mi sono divertito” ti mettono un sorriso a 36 denti che ti rimane stampato in faccia per qualche giornata.
Insomma, cari amici, al prossimo raduno! Arrivederci alla 125pavese!