Al Salone di Milano del 1987, Aprilia stupisce ancora: non sono passati che pochi mesi dalla commercializzazione della Project 108, che la casa di Noale già presenta un restyling della sua ambita 125 stradale.
Aprilia è un’azienda che costruisce la sua immagine sulla ricerca dell’ appeal, una parola inglese che significa essere attraente. Una ricerca che vede la sua completa riuscita nella rinnovata Project 108 che Aprilia rende ancora più attraente ed alla moda con l’adozione di un nuovo cupolino dotato di doppio proiettore e con la presentazione di due nuove inedite livree che diventano una vera pietra miliare nella produzione stradale Aprilia.
La colorazione “Reggiani Replica” è un omaggio alla AF1 250 da gara che Loris Reggiani il 30 Agosto 1987 porta per la prima volta vittoriosamente al traguardo vincendo il Gran Premio di San Marino. Per la prima volta in assoluto una 125 stradale, replica fedelmente i colori e gli sponsor utilizzati su una macchina da gara e la paternità della bella idea è da attribuire alla CR1 di Firenze di Michele Verrini, che all’epoca gestiva il reparto corse Aprilia. La Replica, come viene semplicemente chiamata dal pubblico, è moto italiana come di più non si potrebbe e non solo per la colorazione ispirata alla nostra bandiera, ma anche per quelle splendide “A” sulla carena che caratterizzano il logo Aprilia e che tanto ricordano le gigantesche “A” sulla coda degli aerei Alitalia. Assolutamente vistosi e dal sapore squisitamente racing sono poi quegli adesivi legati agli sponsors così spavaldamente attaccati dappertutto e che rendono la Replica veramente una moto unica. La prima di una fortunata stirpe.
La seconda colorazione è invece uno spettacolare esercizio di stile che propone in maniera incredibile la moda dei colori forti che caratterizzano gli anni 80. Nella seconda colorazione proposta, la Project 108 è talmente differente dalla Replica che sembra quasi un’altra moto. Super sono gli accostamenti cromatici utilizzati: arancio, nero, bianco ed acquamarina. Mai fino ad allora si era visto nulla di simile, un segno inequivocabile delle idee dell’ufficio stile Aprilia e di quello che di li sarebbe stato presto a venire.
Sotto il profilo tecnico, entrambe le moto adottano una ciclistica immutata rispetto alla precedente Project 108, mentre il propulsore Rotax 127 è aggiornato con un nuovo gruppo termico che porta la compressione al ragguardevole valore di 15;5:1. La potenza massima raggiunge oltre 27 cv alla ruota per una velocità massima che per la prima volta su una 125 supera il muro dei 160 km/h.
Le dotazioni di bordo ed il livello qualitativo rimangono i medesimi visti sulla Project 108 ’87.
Il prezzo nel 1988 è di Lire 5.050.000 per entrambe le versioni. La Project 108 (sia la versione ’87 che ’88) verrano affiancate e poi sostituite nel corso del 1988 dalla AF1 Sintesi.
La moto in breve
La Project 108 ‘88 differisce solo dalla Project 108 ‘87 per via di un nuovo e più ampio cupolino caratterizzato da un grintoso doppio faro in luogo del precedente trapezoidale. Su entrambi le colorazioni viene proposto anche uno sportivo coprisellino per il passeggero che contribuisce a dare una nota decisamente racing. Non si segnalano altre modifiche.
Ciclistica
Non si segnalano modifiche.
Motore
Il propulsore è l’ultima evoluzione del Rotax 127, prima di venir sostituito dal Rotax 123 montato sulla successiva AF1 Sintesi. Le differenze principali con il propulsore della precedente Project 108 sono:
- Nuovo gruppo termico (codice cilindro 223323).
- Rapporto di compressione portato all’elevato valore di 15,5:1.
- Nuova guarnizione in Viton per la valvola RAVE più resistente della gomma alle temperature ed agli idrocarburi.
- Carburazione leggermente rivista.
I rilevamenti effettuati danno una potenza massima alla ruota di ben 29,24 cv a 10250 giri in luogo dei 27,88 cv a 10000 giri della AF1. La ripresa sui 400metri da 50km/h si assesta su un tempo di 21,115 secondi con una velocità di uscita di 82,808 km/h contro i 20,887 sec e 84,90 Km/h rilevati dalla precedente AF1.
La velocità massima rilevata si conferma la migliore della classe ed è di 160,5 Km/h (prima 125 a passare questo muro) in luogo dei 155 km/h fatti rilevare dalla AF1. Il peso del motore rimane invariato: 23.12kg con avviamento elettrico.