Presentata e commercializzata nel Luglio 1987, la nuova Cruiser, modello 4P, prende il posto della precedente Elefantre.
Rispetto alla serie Elefant, la Cruiser ha un’impostazione di guida più votata alla guida nel fuoristrada. La posizione di guida consente infatti di caricare maggiormente l’avantreno e le sospensioni offrono una maggiore escursione più adatta alla guida sugli sterrati. Il propulsore è comune alla Freccia C9 ed adotta la valvola allo scarico a comando meccanico CTS e l’avviamento elettrico di serie.
Le colorazioni disponibili sono azzurro/bianco e bianco/nero in livrea “Lucky Explorer”. Il prezzo nel 1987 è di Lire 4.398.000.
La 4P ha DGM 52308.
La Cruiser è dotata di un protettivo cupolino con un bel faro rettangolare che carena il radiatore andando ad agganciarsi perfettamente al grande serbatoio, che diviene l’elemento dominante della linea della moto. Ben realizzati gli accoppiamenti, i fianchetti e la sella. Validi gli accessori “dakariani” come paramani, paramotore e copridisco. La strumentazione rimane la stessa della Elefantre, ma adotta una grafica diversa ed un termometro acqua analogico. Nuovi i blocchetti elettrici CEV.
La ciclistica si avvale di un inedito telaio in acciaio monotrave a culla sdoppiata in tubi quadri. La sospensione anteriore è una forcella tradizionale Marzocchi da 35 mm non regolabile. La sospensione posteriore si avvale di un monoammortizzatore Marzocchi regolabile nel precarico molla abbinato al collaudato sistema Soft-Damp che lavora su un forcellone in acciaio. L’escursione ruota è di 220 mm per l’anteriore e di 240 mm per la posteriore. Si tratta di valori che testimoniano il maggior carattere fuoristradista che la Cruiser offre rispetto alle precedenti Elefant. L’impianto frenante si avvale di un disco anteriore Brembo da 230 mm servito da pinza a doppio pistoncino flottante e di un posteriore da 220 mm a pinza fissa. I cerchi sono in acciaio.
Il propulsore è identico all’unità montata sulla C9 e oltre ad essere dotato di contralbero di equilibratura ed avviamento elettrico vanta anche la valvola meccanica allo scarico CTS con camera di risonanza CPC. Rispetto alla C9 viene adottato un diverso gruppo termico, una diversa taratura per il carburatore PHBH 28 ed ovviamente un impianto di scarico adatto per il fuoristrada. I test rilevano una potenza massima alla ruota di 25.39 cv a 9250 giri, caratterizzata da un’erogazione piuttosto fluida. La velocità massima è di 135 km/h.