Presentata al Motorshow di Bologna del 1990 e commercializzata dall’ Aprile 1991, tipo 2F SM 125, la Supercity 125 è la risposta di Cagiva nel settore delle funbikes, inaugurato nel lontano 1987 dalla Gilera con l’antesignana Fastbike.
La Supercity rappresenta l’anello di congiunzione tra la sportivissima Mito e la enduro K7. Con una linea moderna caratterizzata da un aggressivo cupolino e da particolari racing come il doppio finale di scarico, la Supercity adotta lo stesso telaio della K7 dotato di sospensioni, freni e ruote pensati per l’uso stradale ed il medesimo sportivo motore a sette marce della Mito dotato anche di carburatore da 34mm – curiosamente mai montato sulla Mito.
La Supercity affascina per l’impostazione di guida e per la linea accattivante e laddove si guarda alla componentistica condivisa con la K7 e la Mito si nota una buona qualità. Discorso diverso sui componenti specificatamente studiati ed utilizzati solo su questo modello, come il brutto forcellone e le pedane in acciaio, dove al contrario si nota una certa grossolanità probabilmente dovuta alla necessità di mantenere bassi i costi.
I colori disponibili sono nero/verde o rosso/grigio. Il prezzo nel 1991 è di Lire 5.660.000.
Il codice modello è 2F SM 125 ed il DGM 53188 sono peculiari per la Supercity.
La strumentazione è la stessa della Mito, sebbene i comandi elettrici siano i vecchi CEV ancora utilizzati dalla casa varesina per le sue enduro.
La ciclistica mantiene il telaio a tubi quadri e rettangolari della K7, ma viene rivista l’avancorsa. Le sospensioni adottano una forcella a steli rovesciati da 41 mm ottimizzata per l’uso stradale e la conosciuta sospensione posteriore Soft Damp anch’essa rivista nella taratura ed abbinata ad un inedito forcellone in acciaio con finta capriata inferiore di rinforzo. L’impianto frenante adotta all’anteriore il disco flottante da 320 mm della Mito servito da pinza a doppio pistoncino e pompa con serbatoio separato. Al posteriore c’è un disco fisso da 230 mm con pinza a doppio pistoncino. I cerchi sono entrambi da 17” in lega leggera a razze e adottano pneumatici radiali nelle misure 110/70 ZR17 all’anteriore e 150/60 ZR17 al posteriore.
Il propulsore deriva dall’unità montata sulla Mito ’91 LE e Lawson, ovvero con il prestante cilindro 66650E, sempre con valvola allo scarico a controllo elettronico CTS e cambio a 7 marce. Viene adottato tuttavia un nuovo carburatore VHSB 34 ES ed un impianto di scarico rivisto. I test rilevano una potenza massima alla ruota di 30,04 cv a 10750 giri ed una velocità massima è di 141 km/h.