Freestyle – tipo 156

Ringraziamo Francesco Lombardo per il suo contributo alla stesura di questo articolo dedicato alla Gilera Freestyle 125.

Presentata al Motorshow di Bologna nel 1990 e commercializzata nel 1991, la Freestyle 125 segui’ i periodi di commercializzazione delle altre 125 Gilera di quegli anni e quindi Apache e Crono e nel 1993 uscì di produzione. Il codice tipo è 156 ed il DGM omologativo è 53127.

Da molti viene considerata la prima Supermotard 125 insieme alla sorella maggiore Nordwest.
Il primo embrione di una motard fu sempre sviluppato da Gilera con la Fastbike del 1987, ma non vi è dubbio che la prima ad avere cerchi, freni e sospensioni da sportiva fu proprio la Freestyle. Non si trattava di una vera supermotard, ma di una moto concepita per uno stile di guida in un certo senso “diverso” l’idea era unire la controllabilità delle enduro alla sicurezza e capacità di piega delle sportive.
Il risultato era una moto agile e divertente (soprattutto nei percorsi urbani, tra i tornanti e volendo anche in pista) che indicherà la strada da seguire per arrivare alle vere supermotard.

Il telaio era quello usato all’epoca dalla Gilera per la enduro, il motore era il noto 125 Gilera usato in quegli anni che all’epoca era uno dei più potenti ed evoluti a livello mondiale (le specifiche sono uguali alla Crono ad eccezione della velocità massima che è di 140 km/h dichiarati dalla casa). Con la sorella Crono condivideva, anche, alcune componenti tra cui: cerchioni e freni mentre la forcella anteriore era dedicata al modello così come il mono posteriore.

Le diversità della Freestyle rispetto alla Apache sono:

Forcella anteriore completa (esclusiva della Freestyle);
Ruote e freni, compreso il colore delle pinze (in comune con la Crono);
Bilancieri delle manopole e manubrio (esclusivi della Freestyle);
Mancanza della pedivella con solo avviamento elettrico;
Faro e cupolino (in comune con la Nordwest);
Parafango anteriore (in comune con la Crono).
Mono ammortizzatore posteriore (esclusivo della Freestyle).

Questa moto non ebbe il successo commerciale sperato e ne vennero vendute poche, sia perché non fu capita dal mercato e probabilmente anche per le grafiche poco accattivanti. Come si evince dal nome Freestyle, cioè stile libero, non era inquadrabile in nessuna categoria di moto dell’epoca, passando inevitabilmente per lo stadio di ne carne ne pesce. Oggi che siamo abituati a vedere le moderne supermotard, si può capire quale geniale intuizione ebbe la Gilera anticipando i tempi di almeno 10 anni.

Le uniche livree prodotte furono: Verde con sella blu e cerchi bianchi e decalcomanie blu e gialle o bordeaux con sella nera e cerchi bianchi e decalcomanie verdi e gialle.

 

Gilera freestyle 125 - 02