Presentata al Motorshow di Bologna nel Novembre 1992 e commercializzata nei primi mesi del 1993, la GFR 125, nome in codice tipo 167 e dove GFR sta per Gilera For Racing, è l’ultima 125 stradale prodotta da Gilera.
Laddove le precedenti SP sfoggiano tra di loro differenze veramente minime e per lo più identificabili con la livrea, la GFR pur mantenendo l’impostazione sportiva della precedente serie ed il conosciuto telaio Twinbox in acciaio adotta un nuovo forcellone monobraccio in alluminio e miglioramenti tecnici più estesi alla parte meccanica che ora vanta un propulsore in grado di toccare ben 12500 giri reali con scarico originale.
Il prezzo nel 1993 è di Lire 6.460.000. Le livree offerte sono due: Gramigni Replica e la versione “High Tech” in un verdino/blu introdotto a fine anno che rappresenta il canto del cigno della produzione motociclistica per Gilera.
La GFR viene subito affiancata da una versione dedicata al campionato Sport Production dotata di sospensioni regolabili che rappresenta il canto del cigno nella produzione di 125 stradali della case di Arcore, oramai tristemente trasferita a Pontedera sotto il gruppo Piaggio che nel giro di due anni utilizzerà il glorioso marchio Gilera solo per la produzione di scooter.
La tipo 167 adotta il nuovo DGM 53496 che la differenzia dalla precedente Crono. La numerazione di telaio inizia con 167*03**** e per il motore con 166*03****, che come sempre per Gilera non seguono la stessa numerazione.
Secondo alcuni dati fattici pervenire, Gilera ha prodotto in totale (per tutto il mondo) 431 esemplari delle GFR Replica e solamente 96 esemplari della GFR High Tech, che sebbene colorazione a parte siano identiche in tutto e per tutto alle GFR Replica, sono state prodotte in un range di numeri di telaio che va da 167*030587 a 167*030683 e quindi, appunto, in 96 esemplari.
La moto in breve
A differenza delle precedenti SP proposte in livrea unica, la GFR viene presentata in due vivaci colorazioni tra le quali una “Replica” che riprende la livrea della 250 ufficiale di Alessandro Gramigni. Francamente, la colorazione Replica riprende un pò troppo certi colori già usati da Aprilia.
Le sovrastrutture rimangono simili a quanto visto sulla Crono, ma il cupolino ha forma diversa e vengono adottati supporti in materiale plastico che vanno a coprire le travi del telaietto reggisella come sulla 250 di Gramigni.
Il tipico serbatoio con due bocchettoni, dei quali uno da accesso al serbatoio per l’olio del miscelatore, rimane lo stesso già visto sulle precedenti SP. La batteria rimane sotto alla sella pilota e non è previsto un vano porta-oggetti.
La strumentazione vanta una grafica rinnovata rispetto alla Crono, sebbene rimane essenzialmente la stessa. Nuovi sono i blocchetti elettrici della CEV finalmente più moderni e funzionali.
Ciclistica
Il classico telaio Twinbox in acciaio rimane lo stesso introdotto dalla SP 01, sebbene le misure di interasse, avancorsa e l’inclinazione del cannotto di sterzo sono variate per migliorare la guidabilità. Il telaio è verniciato di nero.
La modifica più sostanziale è l’adozione di un nuovo forcellone monobraccio in alluminio sul modello di quanto visto per la futuristica CX.
Le sospensioni rimangono le medesime della Crono, sebbene siano tarate diversamente, mentre l’impianto frenante adotta un nuovo disco flottante da 320 mm all’anteriore ed un disco da 240 mm al posteriore.
Le ruote sono a tre razze e all’anteriore viene ora adottata una convenzionale ruota da 17” in luogo di quella da 16” che caratterizzava le precedenti SP. Le gomme adottate sono le Dunlop Sportmax nelle dimensioni 110/70 ZR17 all’anteriore e 150/60 ZR17 al posteriore.
Motore
Il propulsore della GFR rappresenta l’ultima evoluzione della brillante unità ad ammissione lamellare nel carter introdotta con la SP 01 e poi progressivamente adottata su tutte le altre ottavo di litro Gilera incluse le enduro. Le modifiche adottate dai tecnici Gilera non sono marginali e gli interventi interessano tutto il propulsore. Vediamo quali:
- Nuovo gruppo termico tipo 254b. (alcune versioni presserei montavano il 254d).
- Impianto di scarico, cassa filtro e taratura carburatore (sempre Dell’Orto VHSA 32).
- GFR Replica, SP ed R 125 hanno lo stesso albero e la stessa biella. Tuttavia, l’albero della GFR ha masse volaniche piu’ leggere, sono piu’ grandi di diametro di 2 mm e piu’ strette di spessore di 2,5 mm. L’albero imbiellato del GFR rispetto alle precedenti RV, KZ, KK, MX e SP è più leggero di circa 150 gr, garantendo quindi un maggior allungo in fuorigiri rispetto alle precedenti SP.
- Carter motore ridisegnati.
- Nuovo impianto di raffreddamento.
Con le modifiche apportate il propulsore della GFR è più utilizzabile a tutti i regimi e raggiunge anche lo stratosferico regime di 12500 giri. Un risultato eccellente se si considera che è stato ottenuto con lo scarico originale.