KK 125 – tipo 138

La KK, tipo 138, nasce come versione completamente carenata della KZ, sebbene non ne sia un’evoluzione: entrambe le moto, infatti, nascono dalla matita di Luciano Marabese e vengono presentate insieme al Salone di Milano nel Novembre ‘85. La KK viene tuttavia solamente commercializzata a partire dal Dicembre 1986 e con alcune leggere modifiche rispetto al modello presentato nel 1985 e mai entrato in produzione. Sotto la foto del prototipo.

KK 125 prototipo

Oltre alla carenatura integrale, l’unica modifica degna di nota rispetto alla KZ è l’adozione di un secondo serbatoio collocato sotto il propulsore e poche modifiche di affinamento per sospensioni e motore che comunque rimangono immutati rispetto al modello precedente.

La nuova nata di casa Gilera vende molto bene, complice anche il ritardo accumulato dai concorrenti che fino al 1987 inoltrato non sono in grado di commercializzare i loro nuovi modelli.

La KK partecipa assieme alla KZ al campionato Sport Production 1987, ma senza ottenere grandi risultati.

La KK rimane in produzione fino al 1989 senza subire aggiornamenti e viene affiancata dalla nuova serie MX1/MXR.

Il prezzo nel 1987 è di Lire 4.700.000 con l’aggiunta di Lire 295.000 per l’avviamento elettrico che, in effetti, è poi di serie. La KK è proposta nelle colorazioni rossa con sella nera o nera con sella rossa.

Il tipo 138 ha DGM 52053.

KK 125

Moto in breve
La carenatura con il bel copri sellino passeggero e la grafica rinnovata donano alla KK un look decisamente più sportivo della KZ, sebbene entrambe le moto condividano la stessa impostazione di guida con manubrio raccolto e pedane arretrate.

Carenatura a parte, l’unica vera differenza rispetto alla KZ è la presenza di due serbatoi per il carburante: uno principale collocato sotto il motore ed uno secondario convenzionalmente collocato tra le travi del telaio, ma sempre occultato dalla scocca monolitica serbatoio-codone identica alla KZ.

Le ragioni di tale modifica sono da attribuire all’ottenimento di un baricentro più basso. Tuttavia, la soluzione tecnica adottata, sebbene raffinata e ben congegnata, in termini di guida non da vantaggi riscontrabili rispetto alla KZ e aggiunge anche la complicazione di una pompa elettrica per il pescaggio del carburante dal serbatoio principale posto sotto al motore.

La collocazione degli accessori (batteria, serbatoio olio, ect) rimane invariata e così come la bella strumentazione ed i comandi elettrici.

KK 125 (1)

Ciclistica
Non vi sono differenze rispetto alla KZ, eccetto una diversa taratura delle sospensioni.

Motore
Il motore della KK presenta le stesse caratteristiche tecniche del propulsore KZ, salvo alcuni leggeri interventi che contribuiscono ad un generale aumento delle prestazioni. Vediamo quali:

  • Nuovo impianto di scarico più performante (esteticamente simile alla KZ)
  • Diversa taratura del carburatore (sempre Dell’Orto PHBH 28)
  • Eliminazione dell’avviamento a pedale
  • Rapporto finale allungato

Per quanto attiene alle prestazioni rilevate, la KK spunta prestazioni eccezionali con una potenza massima alla ruota di ben 25.71 cv a 9500 giri (23.77 cv a 9250 giri la KZ) ed una velocità massima record per la categoria di ben 157,600 km/h (153,200 km/h la KZ).

Solamente nelle prove di ripresa sui 400 metri da 50 km/h, la KK registra un peggioramento rispetto alla KZ e principalmente dovuto alla rapportatura finale allungata: i dati, infatti, confermano un tempo di 22,184 sec ed una velocità di uscita di 80,720 km/h (20,036 sec e 97,300 km/h la KZ).