KZ 125 – tipo 138

I gileristi duri e puri hanno sempre snobbato le Gilera anni 80, considerandole niente di più che delle moto Piaggio. Onestamente, non concordiamo. Il valore di un’azienda è dato dagli uomini che vi lavorano dentro e negli anni 80, Gilera poteva contare su uomini maledettamente in gamba. Le loro idee e la la loro visione si sono materializzate nelle 125 stradali che oggi come allora fanno sognare tanti appassionati e che soprattutto, per ben tre volte, negli anni 80 hanno fatto il vuoto tra la concorrenza alzando paurosamente l’asticella della competizione tecnologica: RV, KZ e SP01 sono le tre 125 stradali che per ben tre volte hanno portato la casa di Arcore a lasciare un segno indelebile nel mercato delle 125 stradali.

Vincitrice del titolo “Moto dell’anno 1986”, la KZ è figlia della penna del designer Luciano Marabese, uno dei fondatori della mitica HRD Motor, che con la casa di Arcore rivoluziona la produzione Gilera nella seconda metà degli anni 80, imponendo un design moderno ed innovativo che fa scuola e che con la casa di Arcore disegnerà le sue 125 stradali ed enduro più belle e famose.

Rispetto alla RV, la KZ è una moto praticamente nuova: design, ciclistica e motore dotato di valvola allo scarico APTS sono inediti.

Con la KZ, Gilera sposta ancora una volta in alto l’asticella del mercato delle 125 stradali.
Il prezzo nel 1986 è di Lire 4.200.000 chiavi in mano con un supplemento di Lire 295.000 per l’avviamento elettrico. I colori sono bianco con sella rossa o nero con sella rossa. La KZ rimane in produzione per diverso tempo e viene affiancata nel 1987 dalla KZ Endurance, impiegata con successo sia nel Trofeo Gilera che nel campionato italiano Sport Production, e dalla carenata KK.

Nel 1986 la KZ prende parte al neonato campionato Sport Production, ma viene iscritta solo per le ultime tre gare di campionato e quindi senza la possibilità di cogliere grandi successi.

KZ 125

La moto in breve
La KZ è caratterizzata da diversi particolari studiati da Marabese che la rendono una moto totalmente inedita rispetto alla concorrenza.

Innanzitutto, la bella semi-carenatura che lascia in vista il motore, vanta due soluzioni inedite ed interessanti: il cupolino che si estende fino a carenare il radiatore ed una lunga pancia tra le ruote che nasconde la batteria (sorretta da un apposito telaietto ancorato agli attacchi del motore). Si tratta di una soluzione innovativa pensata per abbassare il baricentro della moto.

Altra peculiarità della KZ è la scocca monolitica superiore che integra codone e serbatoio in un unico pezzo, sebbene il vero serbatoio in nylon sia, in effetti, semplicemente occultato. Infatti, per permettere l’accesso al bocchettone del serbatoio, la scocca prevede un guscio ribaltabile, protetto da serratura, che da anche accesso al serbatoio per l’olio del miscelatore, al vaso di espansione del radiatore (a loro volta protetti da un vassoio mobile ad incastro che racchiude anche la trousse dei ferri) ed alla scatola del filtro aria. Si tratta di una soluzione originale e che sarà ripresa da Cagiva con la Freccia.

Magistrale poi la soluzione ideata da Marabese per l’impianto di scarico: difatti, con un giro di 180 gradi sulla sinistra, il collettore di scarico permette all’espansione di passare sul lato sinistro del cilindro, tra le travi del telaio, per poi espandersi gradualmente sotto al telaio reggi-sella fino a confluire nel terminale di scarico che esce alto a sinistra della coda.

Le dotazioni di bordo sono completissime con strumentazione e comandi elettrici CEV inediti e che ancora una volta brillano per completezza, qualità, ergonomia e facilità di lettura/uso.
Molto ben fatte la piastra di sterzo con il logo Gilera e le pedane in alluminio per pilota e passeggero.

KZ 125 (1)

Ciclistica
Il telaio è un moderno doppia culla chiusa con travi in tubi quadri realizzati in acciaio ed è completato da una mensola semiscatolata in alluminio che ha funzione di reggere la sella ed il codino. L’inclinazione del cannotto è di 26° e l’avancorsa di 88 mm.

La forcella da 36 mm, di produzione Ceriani, è corredata dell’immancabile anti-dive regolabile su tre posizioni tramite chiave a brugola. In alternativa, la KZ monta una forcella Paioli che si distingue dalla Ceriani solamente sul gambo vicino alla ruota dove è evidente un serbatoietto di recupero.

Al posteriore troviamo un forcellone scatolato in acciaio ed accoppiato ad una inedita sospensione progressiva denominata Power Drive con ammortizzatore Corte & Cosso regolabile nel precarico molla. Da notare il differente posizionamento delle biellette, ora interne, rispetto alla precedente sospensione Mono Drive adottata sulla RV.

L’impianto frenante di produzione Grimeca prevede un disco singolo fisso da 240 mm all’anteriore dotato di pinza a doppio pistoncino parallelo e di un disco posteriore di ugual diametro, ma dotato di pinza a pistoncino singolo.

Le belle ruote lenticolari di alluminio, entrambi da 16”, sono di produzione Grimeca e hanno le seguenti misure: 100/80 anteriore e 120/80 al posteriore.

Il peso totale rilevato a secco è di 123kg.

Motore
Il propulsore della KZ mantiene l’impostazione dell’unità montata sulla RV con ammissione lamellare nel cilindro, sebbene le modifiche apportate dai tecnici Gilera contribuiscano a renderlo un propulsore praticamente inedito. Vediamole:

  • Nuovo gruppo termico con 12 luci (codice 205)
  • Adozione di una valvola allo scarico a comando meccanico denominata con camera di risonanza denominata APTS (Automatic Power Tuning System). Il sistema, simile alla ATAC della Honda NS-F, ha un funzionamento meccanico-centrifugo che tramite appositi leveraggi prende il moto dall’albero motore e mediante l’espansione di sfere metalliche contrastate da una molla, provvede a chiudere ed aprire la valvola tra i 7000 ed i 7500 giri. L’apertura della valvola sortisce quindi la graduale chiusura della camera di risonanza comportando la diminuzione del volume dei gas di scarico che l’attraversano e che quindi vengono indirizzati direttamente verso il collettore di scarico. L’APTS permette quindi l’adozione di un cilindro che vede variare il suo diagramma di scarico in funzione del numero di giri e quindi mantenendo un rendimento ottimale a tutti i regimi.
  • Carburatore Dell’Orto PHBH 28 e cassa filtro aria dedicata.
  • Impianto di scarico appositamente disegnato per la KZ
  • Diverse modifiche interne al carter per quanto attiene ingranaggi e rapporti.

Per quanto attiene alle prestazioni, la KZ spunta il massimo in termini di potenza e dati velocistici con una potenza massima alla ruota di 23,77 cv a 9250 giri ed una velocità massima record per la categoria di ben 153,200 km/h. Solamente nelle  prove di ripresa, sui 400 metri da 50 km/h, la KZ registra un tempo di 20,036 sec ed una velocità di uscita di 97,300 km/h, che risulta essere leggermente inferiore alla leader Aprilia AS-125R (19,157 sec e 104,046 km/h).