SP01 – tipo 152

Presentata e commercializzata nel Maggio 1989, la SP01 (il nome si scrive tutto attaccato), tipo 152, è la prima 125 sportiva capostipite di una nuova generazione dei 125 stradali.

Dopo la RV del 1984 e la KZ del 1986, con la SP01 Gilera per la terza volta, alza l’asticella della competizione nel mercato delle 125 stradali e lo fa ancora una volta creando il vuoto assoluto tra la sua nuova nata e la concorrenza. Per quanto veloci e competitive possano essere, le varie Aprilia AF1 Sintesi, Cagiva Freccia e Honda NSR, la loro impostazione di guida con manubri e pedane posizionati per favorire la guida su strada piuttosto che in pista e le loro carene sigillate offrono poco all’essenzialità tipica delle moto da corsa. La Gilera SP01, invece, è una moto essenziale al massimo, con una posizione di guida da crampi ai polsi, pedane arretrate e dettagli squisitamente racing che la rendono a tutti gli effetti la 125 stradale più sportiva mai prodotta. Chi sognava una moto da corsa con la targa è servito: il sogno è arrivato e si chiama SP01.

Sempre disegnata da Luciano Marabese, la SP01 è la 125 stradale con cui tutti gli altri costruttori devono confrontarsi nella stagione successiva. Sebbene la linea voluta da Marabese sia in qualche modo meno originale di quanto visto sulle sue precedente creazioni Gilera, le linee che ricordano la Honda NSR 250 in alcune forme, la Yamaha 500 da GP in altre e la colorazione sponsorizzata Pepsi della Suzuki 500 da GP, non possono che aiutare a sottolineare come sia voluta la parentela della SP01 con il mondo delle corse. Le sovrastrutture minimaliste che lasciano in bella vista il telaio perimetrale Twinbox, i dettagli squisitamente racing come la sportiva strumentazione, l’acceleratore a corsa rapida, i mezzi manubri in alluminio, la pompa freno anteriore con serbatoio separato e la verniciatura color oro di particolari come le pinze, i mozzi dei freni ed i supporti delle leve al manubrio, non lasciano dubbi sulla destinazione finale d’uso per la quale la SP01 è stata progettata.

La ciclistica, curata dall’Ing. Romolo Ciancamerla, vede lo stesso telaio in acciaio Twinbox (con una geometria di sterzo diversa) e le stesse sospensioni (tarate diversamente) viste sulla serie MX1/MXR, mentre l’ impianto frenante anteriore ora vanta ora un disco flottante da 300 mm. Il motore della SP01 inaugura una nuova generazione di propulsori 125 Gilera e vede ed è caratterizzato dall’ammissione diretta nel carter e da un temperamento sportivo che porta Gilera ha dichiarare molto ottimisticamente 35 cv alla ruota.

Il prezzo nel 1989 è di Lire 5.900.000. La colorazione disponibile è unica e si ispira alla colorazione Pepsi delle Suzuki 500 da gara.

Nel 1989 la SP01 portata in gara da Gimmi Bosio (che l’alterna alla MX1) arriva vicino alla vittoria del titolo nella over 21, visto Bosio viene successivamente squalificato per irregolarità tecniche e quindi il titolo assegnato d’ufficio a Giorgio Gallinelli con la Honda NSR. La stagione 1989 si dimostra comunque non troppo favorevole per la SP01, dove, Bosio a parte, non ottiene dei grandi successi in un campionato dominato da Aprilia e Honda.

Nel 1990 la SP01 prende il posto della MX1 per correre nel combattuto Trofeo Gilera che vede la vittoria di Riccardo Ascone.

La SP01 viene affiancata nel 1990 dalla SP02.

La tipo 152 ha DGM 52784 che è specifico per la SP01.

Gilera SP 01 (1)

La moto in breve
La bella linea della SP01 è decisamente minimalista. Ovunque la si guardi la sua indole sportiva traspira dalle sovrastrutture essenziali e pensate per rendere la moto leggera e maneggevole.
La semplice carenatura in vetroresina si contraddistingue per una forma elegante che lascia in bella evidenza il telaio Twinbox ed il cupolino dotato di un grande plexiglas offre un’ottima visibilità anche quando si è sdraiati in carena. Molto belli ed essenziali gli affusolati specchi a goccia della Vitaloni.

La strumentazione squisitamente racing ospita contagiri e termometro acqua su un foglio di poliuterano e con il contakm asportabile per uso in pista. Belli i comandi al manubrio CEV con grafiche disegnate apposta per la Gilera e molto curati i dettagli come l’acceleratore a corsa rapida, la piastra di sterzo, i mezzi manubri in alluminio, la pompa freno anteriore con serbatoio separato e la verniciatura color oro per i supporti delle leve al manubrio.

Il serbatoio, ribaltabile per facilitare le operazioni di manutenzione, cela al suo interno anche il serbatoio per l’olio del miscelatore. Difatti i tappi sul dorso del serbatoio sono due: uno per il carburante e l’altro per l’olio del miscelatore, così come chiaramente indicato dagli appositi adesivi pensati per evitare spiacevoli errori. Peccato solo che i tappi non siano del tipo aeronautico e pertanto deturpino un poco la linea (problema che verrà risolto sulla SP02). Sotto al serbatoio troviamo il filtro dell’aria, il serbatoio per il liquido di raffreddamento e la batteria che trova collocamento a ridosso della cassa filtro.

Il codone della SP01 ben si integra con l’aspetto corsaiolo della moto ed il copri-sellino per il passeggero è asportabile per lasciar spazio al passeggero. La sella pilota è estremamente sottile (e scomoda) e sembra voler ricordare a chi vi si siede la vera destinazione d’uso della moto. Un vano portaoggetti è ricavato sotto al codone stesso, ma necessita lo smontaggio del codone stesso per potervi accedere.

Molto belli i comandi a pedale tutti in lega leggera, sebbene stonino i supporti in tubo di ferro per le pedane del passeggero.

Gilera SP 01 (2)

Ciclistica
La SP01 utilizza il telaio in acciaio Twinbox già visto sulla serie MX1/MXR, ma la geometria di sterzo è differente ed il telaietto reggisella (in acciaio) è parte integrante della struttura principale del telaio e non imbullonato come sui modelli precedenti.

La forcella Marzocchi ha un diametro di 35 mm ed è regolabile nel precarico molla. La sospensione posteriore, opportunamente rivista nella taratura, è la nota Power Drive Gilera con monoammortizzatore Boge regolabile unicamente nel precarico molla.

L’impianto frenante prodotto dalla Grimeca vede all’anteriore un disco flottante da 300 mm servito da pinza flottante a quattro pistoncini differenziati. Molto bella la pompa freno stile racing con il serbatoio del liquido separato e le tubazioni di tipo aeronautico. Al posteriore troviamo un disco fisso da 240 mm servito da pinza fissa a due pistoncini contrapposti.

Le ruote a razze cave, sempre prodotte della Grimeca, adottano una soluzione mista da 16” all’anteriore per aumentare la maneggevolezza e da 17” al posteriore. Le misure sono: 100/80-16 all’anteriore e 130/70-17 al posteriore.

Il peso rilevato è di 124 kg.

Motore
Il propulsore della SP01 inaugura una nuova generazione di motori Gilera che può considerarsi a tutti gli effetti un motore inedito rispetto alla precedente unità che sulle 125 stradali raggiunge il suo apice con la versione montata sulla MXR.
Le modifiche adottate dai tecnici Gilera sono sostanziali e non si limitano certo a pochi interventi mirati. Vediamo le principali:

  • Nuovo gruppo termico (codice 254) sempre dotato di valvola APTS a comando meccanico-centrifugo.
  • Albero motore e biella rinforzati.
  • Ammissione lamellare direttamente nel carter.
  • Carburatore Dell’Orto VHSA 32 ed un nuovo impianto di scarico con terminale in alluminio.
  • Ingranaggi interni rivisti, rinforzati e cambio rivisto.

Il motore della SP01 ha un’erogazione appuntita con qualche buco di erogazione ai bassi e medi regimi, sebbene dia il meglio di se agli alti dove grazie alle modifiche apportate ha un buon allungo fino a 11000 giri.

I dati rilevati indicano una potenza massima alla ruota di 29,53 cv a 9750 giri ed una velocità massima di 168,2 km/h (26,48 cv a e 156,5 km/h la MXR). Nelle prove di ripresa, il propulsore della SP 01 rispecchia il carattere sportivo della macchina mostrando un deciso peggioramento rispetto alla MXR e spuntando sui 400 metri da 50 km/h un tempo di 21,306 sec ad una velocità di uscita di 88,23 km/h (20,259 sec e 93,75 km/h la MXR).