Franco Morini, Minarelli e Malaguti: i motori utilizzati negli anni 80 e 90 su enduro e stradali 50cc.

I motori Franco Morini e Minarelli equipaggiavano praticamente ogni 50cc prodotto in Italia negli anni 80 e 90. Per semplicità espositiva, almeno per il momento, tralasciamo volutamente tutto l’incredibile mondo dei tuboni e dei ciclomotori, dove Malaguti era attivissima. Il presente articolo si riferisce quindi solo alle moto 50cc da enduro e stradali prodotte tra il 1983 ed il 1990. Ricordiamo al lettore che nei primi anni 80 i costruttori non potevano montare più di 4 marce e dal 1990 solamente 3. Fortunatamente, nel 1993 il numero di rapporti tornò libero, ma ormai erano gli scooter a farla da padrone. 
 
 
Franco Morini TA-50 e T4 (RCW-RCX-RGT 1serie)
Il Franco Morini TA-50 e T4 avevano lo stesso blocco motore ed il cambio a 4 rapporti, sebbene si differenziassero nella termica che sul TA era raffreddata a liquido con circolazione a termosifone. L’ammissione era lamellare per entrambi, ma caratterizzata da un pacco lamellare piuttosto piccolo. L’accensione era per entrambi a puntine. 
 
 
Franco Morini GS.A (RGT 2a serie)
Il GS.A è la versione raffreddata a liquido con circolazione forzata del GS. Rispetto al T50-A, monta un nuovo cilindro con un pacco lamellare di dimensioni nettamente superiori al precedente e l’accensione elettronica.Il cambio rimane a 4 rapporti come imposto dalla legge.
 
 
Franco Morini GS (MGX)
La versione raffreddata ad aria del GS.A, sempre caratterizzato dal pacco lamellare grosso. Cambio a quattro rapporti ed accensione elettronica. 
 
 
Franco Morini G304 e G303 (RST)
Si tratta del motore top di gamma e più evoluto della Franco Morini, in pratica un’evoluzione del precedente GS.A.
Il G304 è un corsa lunga con cilindro in lega leggera con canna trattata al gilnisil, ammissione lamellare nel carter, accensione elettronica, pompa per la circolazione forzata del liquido di raffreddamento, avviamento elettrico (come optional) e miscelatore automatico. Il cambio rimaneva a 4 rapporti, come imposto dal Codice.
 
Il G303 veniva montato dal 1990 e sebbene fosse lo stesso motore, il cambio aveva solo tre rapporti per via della legge che appunto ne limitava i rapporti ad un massimo di tre. Da notare, che ne G303 cambiava anche la rapportata interna del cambio con le prime due marce vicine e la terza da riposo. Un eventuale montaggio del cambio a quattro rapporti, consigliava quindi la sostituzione completa del cambio con quello del precedente G304 per evitare eccessivi “buchi” tra seconda e terza. 
 
 
 
 
Minarelli RV4 (MEX; MFX; MLX; MRX)
L’RV4 è alla fine stato il motore più usato sugli enduro Malaguti, qui nella versione priva di miscelatore automatico. Il RV4 era un motore a corsa lunga di 42mm e proprio in questo parametro, si differenziava maggiormente dal DL4 che invece era un corsa corta di 39mm. Un’altra differenza era data da gruppo termico, squadrato sul RV e rotondo sul DL. (vedere scheda DL). Per il resto l’RV era un motore piuttosto dotato tecnicamente, con ammissione lamellare, pompa per la circolazione dell’acqua, pompa per il miscelatore ed avviamento elettrico (se previsti).
 
Minarelli MR4-6 (MDX, Dune)
Il Minarelli MR è stato forse il migliore propulsore mai prodotto dalla Motori Minarelli. La sigla MR sta per Minarelli Racing, in quanto dedicato quasi esclusivamente a moto 80 cc cross competizione ed enduro. Si trattava di un motore più spartano del RV4, con una di 
 
MR4 era la sigla della versione stradale 50 cc che, per le sciocche normative del tempo (1983-1989, Ndr), fu dotato di un cambio a 4 rapporti. Mantenendo la stessa corsa lunga del modello MR6 80 cc, ovvero 44 mm, ma abbinato a un cilindro alesaggio 38 mm. Il motore era molto bello, sia esteticamente che funzionalmente ed era dotato di cilindro in alluminio con riporto nikasil, con pompa acqua meccanica e la trasmissione primaria a denti dritti. Non era dotato di ammissione lamellare e non fu mai disponibile con il miscelatore, sebbene dal 1988 l’avviamento elettrico era previsto come optional.
 
Il bello del Minarelli MR era che essendo imparentato con un motore da corsa di 80cc poteva quindi essere elaborato convenientemente montando cilindri ben più prestazioni di quello di serie e dotati anche di ammissione lamellare (foto sotto). Ma soprattutto era possibile portare il numero dei rapporti a sei; un bel vantaggio rispetto alla serie RV4/3 che non poteva essere altrettanto agevolmente modificato, pena la sostituzione dei carter. 
 
Nel 1990 la Dune monta una versione con quarta marcia bloccata, per poter rispettare la legge che appunto limitava a tre il numero di rapporti al cambio.
 
 
Minarelli DL3/4 (MRX 1990)
Il DL4 era un ottimo motore che si differenziava principalmente dal RV4 utilizzato da Aprilia, per via della corsa corta. Difatti, mentre la serie RV aveva corsa lunga da 42mm (riprendendo quanto visto sui P4-6), il DL (assieme al suo pari R3GL raffreddato ad aria) aveva corsa corta da 39mm.  
 
Il DL poteva vantare 5 travasi (il quinto e’ diretto al carter), canna cilindro cromata, cilindro di forma rotonda (squadrato nel RV4), pistone con finestre, pacco lamellare grande (come RV) e per via della corsa corta, era un motore forse più propenso a girare in alto che l’ RV. Il miscelatore era fornito di serie.
 
Il DL3 era la versione con il cambio a tre rapporti, montato dal 1990 sulla MRX in sostituzione del RV4.