Quando la passione non conosce né limiti né confini, ecco che l’impossibile per molti diventa possibile per pochi. Il nostro amico siciliano Sebastiano sognava da sempre la Cagiva Tamanaco e dopo averne comprate ben due (delle quali una nuova km0 e che presto verrà rimessa su strada) e dopo un calvario di un anno per trovare un meccanico che fosse all’altezza del compito, ha finalmente coronato il suo sogno ed ora ha una Tamanaco perfettamente conservata e funzionante. A Sebastiano le parole per descrivere la sua epica giornata, in un contesto tra i più belli in Italia, nella sua splendida Sicilia. Siamo sicuri che la prossima volta non sarà da solo! Se avete anche voi la Vostra storia da raccontare, in sella alla vostra 125 anni 80 e 90 oggi, inviateci una e-mail a: 125clubitalia@125stradali.com
La mia passione per le moto è iniziata, da quattordicenne, quando era in voga la Parigi-Dakar e in tivù si vedevano ogni tanto i mitici spot della Cagiva Lucky Explorer.
C’era un fotomodello macho di 2 metri e almeno 90 chili, con lo sguardo truce e la pelle cotta dal sole, alla guida della mitica Elefant attraverso il deserto rosso americano, e quando si fermava a fare benzina spuntava una benzinaia tutta curve in hot pants che lo guardava estasiata…
Beh, quello è stato il mio “imprinting” motociclistico e dopo tanti anni da quegli spot indimenticabili (erano i tempi in cui la Cagiva rivaleggiava con Honda e Yamaha nella Parigi-Dakar), il marchio “Lucky Explorer” esercita ancora un enorme fascino su di me.
Questa premessa per dire che, pur dopo tanti anni da quelle vittorie e in un periodo in cui ormai la Dakar e l’avventura in moto hanno certamente un appeal minore che in passato, sento ancora impellente il bisogno di avventura e il desiderio di scoprire posti nuovi in moto, per realizzare il sogno che rappresentavano quei leggendari spot degli anni ’80.
Per questo motivo, dopo vent’anni di inattività motociclistica, appena oltrepassata lo soglia fatidica dei 40, ho deciso di dedicarmi un po’ alle “avventure in moto” con la due ruote che ho desiderato (senza averla) a 16 anni: una Cagiva Tamanaco Lucky Explorer.
Appena messa su strada dopo un piccolo restauro, la mia “Veterana” ha ricevuto il battesimo del fuoco in un “coast-to-coast-to-coast” nell’isola in cui abito, la Sicilia.
L’ho chiamato il “Raid dei 3 Mari”: un giro della Sicilia, nel territorio di 6 delle sue 9 province (CT, ME, PA, EN, CL, AG), attraverso alcune delle zone più belle e incontaminate [tra cui i due Parchi Naturali dei Nebrodi (ME) e delle Madonie (PA)], con partenza dal Mar Ionio [Torre Archirafi (CT)], passando per il Mar Tirreno [Cefalù (PA)] fino al Mar Mediterraneo [Porto Empedocle (AG)] e ritorno.
Lunghezza: circa 660 chilometri, tutti d’un fiato dall’alba al tramonto, con brevi soste per scattare qualche foto ed esplorare a piedi i posti non raggiungibili in moto [tra cui il Lago Sartori (EN/ME) e la Valle dei Templi (AG)]. Il tutto, rigorosamente “in solitaria”, nel puro spirito “Lucky Explorer” (o più semplicemente perché non ho trovato un matto disposto a condividere quest’avventura con me…).
Il” Raid dei Tre Mari” è stato per me un’esperienza indimenticabile (anche a causa di un paio di scivolate senza gravi conseguenze, dovute all’andatura un po’ troppo “allegra” con cui l’ho affrontato), che spero di ripetere presto (scivolate a parte) assieme ad alcuni amici del 125 Club Italia.
L’ho completato seguendo alla lettera la Road Map di cui sopra, per buona parte su strade accidentate e lasciate in balia degli elementi da decenni, e si tratta indubbiamente, soprattutto alla guida di una moto di soli 125 c.c., di un itinerario abbastanza impegnativo, anche perché non prevede (ovviamente) neanche un chilometro in autostrada ed è studiato per privilegiare percorsi interni spesso tortuosi e impervi.
Per quanto mi riguarda, si è trattato della “prova generale” di un progetto un po’ più ambizioso che sto pianificando per le prossime settimane.
Se tutto girerà per il verso giusto, avremo presto occasione di risentirci…
Sebastiano “Delfo74”.