1986-1996: Gli Anni d’Oro del Campionato Italiano Sport Production
La breve introduzione che segue e le cronache delle stagioni 1990, 1991 e 1992 sono a cura di Simone Spataro, ex pilota.
Vanno di moda le gare di moto oggi, grazie a Valentino Rossi ovvio, e andavano di moda un po’ anche prima dei suoi successi grazie a Max Biaggi, e forse un pochino prima ancora, grazie a Loris Capirossi che vinse il primo mondiale 125 nel 90. Tre nomi che sono la storia del motociclismo mondiale e visto che a noi la storia delle moto piace un sacco… se andiamo indietro fino all’inizio della carriera di questi personaggi, guarda caso li troviamo tutti impegnati con successo nei campionati nazionali 125 per moto di serie.
Il campionato italiano Sport Production è stato la vera palestra per questi talenti e le 125 anni 80 e 90 le prime moto sulle quali questi campioni hanno sognato di diventare ciò che sono oggi. Bello pensare che in tanti a 16 anni abbiamo guidato le stesse moto di Capirossi, Biaggi e Rossi… forse è sciocco credere di avere qualcosa in comune a loro, ma sicuramente ce li rende in qualche modo più vicini il fatto di aver sentito attraverso il casco gli stessi rumori ed aver cavalcato le stesse moto. Loro, però, erano solo un po’ più fenomeni di noi e di tanti altri che con loro hanno condiviso le griglie di partenza della sport production e dei monomarca.
Delle centinaia di piloti che hanno iniziato con la sp molti sono arrivati al motomondiale e ne sono stati protagonisti, alcuni sono tuttora protagonisti di gare nazionali o internazionali, alcuni altri hanno fatto solo un campionato ed altri ancora solo una o due gare, ma tutti hanno condiviso l’emozione di essere piloti, di entrare in trenta alla prima curva, di tirare le staccate e piegare come mai avrebbero pensato di fare con una 125. Insomma hanno vissuto un sogno in sella a moto straordinarie nate per la strada, certo, anche se a chi le ha progettate la pista doveva piacere davvero tanto.
Parliamo degli anni d’oro per le 125 italiane: Aprilia, Cagiva, Gilera, Honda Italia e Yamaha Belgarda volevano esserci in gara e si impegnavano per vincere, sfornando ogni anno modelli sempre più specifici per le gare SP, appoggiando piloti in modo più o meno ufficiale. Due lustri dal ‘85 al ’95 sono il periodo significativo: prima le moto erano un’altra cosa e dopo si è interrotto lo sviluppo dei nuovi modelli ed i campionati hanno perso intensità e iscritti.
Dai primi km in pista di Capirossi al campionato sp vinto da Rossi nel ‘94, scorrendo l’albo d’oro di questi campionati troviamo tra i vincitori il miglior pilota di tutti i tempi e operai del manubrio quasi sconosciuti perchè se queste gare erano un trampolino di lancio, per il passo successivo servivano tanto talento, soldi, opportunità, possibilmente tutti insieme ed al momento giusto. Tra le centinaia di partecipanti dell’epoca alcuni correvano nello stesso weekend anche nelle cilindrate maggiori e nei trofei monomarca! Tra i piloti che più hanno vinto, ricordiamo: Aicardi, Ascone, Bellei, Bosio, Bulega, Caliumi, Chiariotti, Clementi, Colombo, Gallinelli, Gervasio, Guidotti, Levantini, Locatelli, “Mark” e Perugini. Brava poi la Tonioli, prima tra le ragazze nel trofeo femminile ed arrivata anche lei al mondiale.
Per andare sul tecnico, parliamo dei campionati: l’italiano Sport Production 125 prevedeva la partecipazione di moto di serie, adattate per l’uso in pista in sicurezza, con poche ma significative modifiche permesse al gruppo termico, allo scarico ed alle sospensioni. Il regolamento variava generalmente ogni anno e molto seri erano i controlli effettuati per “beccare” i furbi, anche se non sempre efficaci. Memorabili certe gare dove i primi arrivati venivano tutti squalificati per irregolarità tecniche. Si correva su tutti gli autodromi italiani, negli anni gli iscritti aumentarono e si passò delle due zone selettive (nord-sud) alle quattro (A, B, C, D) con i migliori che accedevano alle finali per giocarsi il titolo. Si passò anche dalla classe unica alle under 21 e over 21 perchè se sei grande non è bello buscarle dai ragazzini.
Tanto cuore e che vinca il migliore. Questa era la SP.
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