Dopo la 125 VDA del 2015, ecco il seguito del 2016. Come per l’anno scorso, lasciamo raccontare a Paolo la bella giornata trascorsa con le 125 stradali e tutto il 125 Club Italia ringrazia il nostro Socio Alberto Ferrari per aver organizzato l’evento.
La 125 VDA sembra voglia seguir la regola dei “pochi ma buoni”, d’altro canto la Valle d’Aosta con il suo Monte Bianco non è certo terra di motori, non è vero? Sono le 6,00 del mattino quando parto, il cielo sembra non voler svelare l’evolversi del meteo, ma accetto la sua sfida e parto ugualmente. Mi piace vender cara la pelle. Quest’anno ho intenzione di andare al raduno partendo da casa, per coprire una preventivata distanza di 400 KM con la mia “nuova” Honda NSR-F.
Dopo un viaggio di andata abbastanza tranquillo, freddo, pieno di speranze… e con un po’ di strada veloce… Arrivo in centro ad Aosta in perfetto orario: rivedere il mitico Donar, Alberto e lo spassosissimo Roberto, mi scalda più di un grosso sole a mezzogiorno del Peloponneso in Agosto! Facciamo conoscenza con Alessandro, nuovo appassionato del gruppo, che si lascia trasportare dai nostri racconti motociclistici di altri tempi, con una facilità disarmante. Colazione insieme e foto di rito. Una volta che ci siam resi conto che sembra un raduno mono marca Honda, PARTIAMO!!! Solo Alberto Ferrari inforca una Cagiva Supercity che gira come una moto da cross!! Ma tra di noi lui è il CAPO, e può guidare pure un motocarro se lo ritiene opportuno.
Fumo, odore di olio bruciato, contagiri che spaziano fino alla zona rossa e sorpassi ci portano indietro di 20,25… o più anni: quando la vita era più spensierata e l’unico problema era trovare 10.000£ per mettere benzina nella 125! Qualche tappa per un po’ di foto e per commentare una curva fatta bene piuttosto che una fatta male e ancora via… c’è ancora tanto gas da dare oggi!!!!!!
Arrivati a pranzo inizia il momento “social” del raduno. Non conta quanti anni hai, che lavoro fai, le marca dei vestiti che porti….. conta esserci ed avere la stessa passione per le 125 2 tempi!
ECCO QUELLO CHE CONTA!!
Donar aveva la moto in vendita ed è andato a riprendersela solo per in giorno!!! Alessandro ha lasciato a casa moglie e figlio piccolo io ho attraversato le Alpi… ecc… ecc… Un brindisi agli irriducibili cinque! Arrivati al momento dei saluti ci guardiamo negli occhi, loro parlano per noi, e sembrano dire: che Figata che è stata!
Un saluto va a Francesco, neo papà e grande assente insieme ad Enzo.
A tutti gli altri partecipanti voglio dire che queste giornate mi staranno addosso come un tatuaggio, probabilmente per sempre.
Paolo.