Trofeo Laverda 1986

L’edizione 1986 del Trofeo Laverda chiude la partecipazione della casa di Breganze al mondo delle competizioni, un triste epilogo che di li a poco vedrà il nobile marchio chiudere i battenti, ferito a morte da un mercato in evoluzione (l’introduzione del casco obbligatorio nel 1986 ridimensionerà moltissimo il mercato) che premia solamente i più forti ed i migliori. Nell’ambito dei trofei monomarca, il 1986 segna anche la discesa in campo di Honda che con la vendutissima ed apprezzatissima NS-F introdotta l’anno prima, vedrà il raggiungimento del tetto massimo degli iscritti, cioè ben 100 giovani piloti pronti a scendere in campo ed a darsele di santa ragione! Tempi che difficilmente rivedremo ancora!

Il Trofeo Laverda passa quindi in tono forse un pò minore e per precisa scelta dei vertici Laverda, viene riconfermata la scelta della LB1, volta a minimizzare i costi e quindi permettendo l’utilizzo della moto della passata stagione, con l’adozione di qualche miglioria tecnica. Una bel gesto sicuramente, ma che di fatto decretò la fine della nuova GS Lesmo che nasceva già superata e privata anche di una carriera agonistica, finì presto nell’oblio. Ad ogni modo, l’edizione 1986 vede la partecipazione di 60 iscritti che in alcun modo pesteranno i piedi ai 100 del trofeo Honda, anzi alcuni piloti parteciperanno ad entrambi i trofei.

Il trofeo è vinto da Simone Giannecchini che oltre a partecipare simultaneamente anche al trofeo Honda, sigilla la sua vittoria dopo il secondo posto assoluto ottenuto nell’edizione ’85. Il suo è un corpo a corpo quasi continuo con il velocissimo Enzo Bellini che giunge secondo in campionato.

Molto quotato Bobby Bosket (al secolo Giuseppe Boschetti), il pupillo dell’ex campione Maurizio Vitali, che dopo aver vinto due gare, viene purtroppo perseguitato da noie meccaniche che gli fanno perdere punti importantissimi che lo vedranno classificarsi solamente quarto a fine campionato.

Sempre presente Fabio Imperiali (il fratello di Andrea, vincitore dell’edizione ’84) che complice una certa dose di sfortuna, vede classificarsi terzo a fine campionato.

Quinto classificato è l’umbro Cristian Venturi (figlio d’arte dell’iridato Remo Venturi) che conduce una bella stagione.

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9 Marzo 1986 – Misano
Non ce ne è per nessuno: Bobby Bosket, che pur aveva mostrato le sue buone qualità nel 1985, vince alla stragrande staccando un vantaggio di oltre 8 secondi sul bravo Cristiano Venturi a meno di un secondo dal terzo classificato, Fabio Imperiali. Molto bravi Enzo Bellini, regolarissimo, e Rabuano che sul finale cede una posizione a causa di noie al cambio. Solo sesto Simone Giannecchini.

20 Aprile 1986 – Mugello
“Vitali (Maurizio, ndr.) me l’aveva detto l’anno scorso: per vincere le volate al Mugello bisogna fare la traiettoria altra, all’ultima curva, perchè se si esce più forte, con maggiore slancio, e sfruttando le scie, si passa”. Così Bobby Bosket vince in volata su Giannecchini e Bellini la seconda prova del trofeo Laverda con una bellissima rimonta che gli concede un bis meritato. Simone Giannecchini giunge quindi secondo a solo sette centesimi, un bel risultato se si pensa che Giannecchini corre anche nel Trofeo Honda il medesimo giorno! Sfortunati Fanno Imperiali rallentato fin da inizio gara da noie al motore e Cristiano Venturi caduto alla seconda curva.

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27 Aprile 1986 – Magione
Una caduta toglie i sogni di gloria a Boschetti, obbligato al ritiro. Vince il bravissimo Enzo Bellini che taglia il traguardo con qualcosa come oltre 25 secondi di vantaggio su Giannecchini. Terzo Fabio Imperiali, purtroppo sempre perseguitato dalla sfortuna che ancora una volta lo vede alle prese con noie meccaniche che gli rallentano notevolmente il passo. Sogni infranti anche per Cristiano Venturi che sulla pista di casa puntava alla vittoria, ma che invece cade al quinto giro.

25 Maggio 1986 – Mugello
Dopo due secondi posti, Simone Giannecchini finalmente ce l’ha fatta. Partito terzo alle spalle di Imperiali e Bellini, dopo una gara di bagarre dove si aggiunge anche Cristiano Venturi, Giannecchini chiude in volata a tre decimi da Bellini. Segue Venturi a millesimi ed Imperiali ad oltre 10 secondi. Male Boschetti che sbaglia la scelta dei rapporti e stressando troppo il motore lo porta a cedere.

7 Settembre 1986 – Vallelunga
Se la prima parte della stagione aveva ormai individuato in Boschetti il mattatore di questa edizione ’86, già dalla precedente gara, ormai il titolo è cosa personale tra Giannecchini e Bellini. Dopo aver condotto quasi tutta la gara in solitaria, Giannecchini è costretto a rallentare per problemi di surriscaldamento al motore e viene quindi agganciato da Bellini che combatte con lui gli ultimi giri un furioso corpo a corpo. Ma vince Giannecchini che in volata chiude su Bellini a pochi decimi. Venturi segue a 10 secondi, dopo una bella battaglia con Bellini, terminata a causa di noie al motore. Quarto il bravo Maurizio Bonino seguito da Fabio Imperiali. Ancora sfortunato Boschetti, ritiratosi a causa della rottura dell’albero motore.

14 Settembre 1986 – Misano
Vince il titolo Simone Giannecchini. Solo due punti prima del via lo dividevano da Bellini, ma Giannecchini è partito a testa bassa e già al termine del primo giro aveva accumulato un discreto vantaggio sui suoi avversari. Da quel momento mantenendo il ritmo, Giannecchini fa anche segnare il giro più veloce e chiude vincitore con quasi 10 secondi di vantaggio su Bellini, che si classifica anche secondo in campionato. Bene Boschetti che giunge terzo a 5 secondi da Bellini, seguito da Venturi ed Imperiali (che chiude terzo classificato in campionato).

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