Una mostra-scambio entusiasmante!
L’associazione 125 Club Italia by 125stradali.com & gilerarv200.it ha funzionato molto bene ed insieme abbiamo costruito veramente un bellissimo stand, con tante belle fotografie e pannelli. Devo dire che la Cagiva Mito Lawson II è stata la 125 più fotografata ed ammirata da tutti, bambini, donne e vecchietti inclusi. Non c’è nulla da fare: la Mito Lawson è veramente la Ferrari delle 125! Ammiratissime anche la Honda NSR SP Rothmans e l’Aprilia RS Extrema Sport Pro in colorazione Reggiani Replica.
Durante il corso dei tre giorni trascorsi assieme, avremo parlato con qualche centinaio di persone. La formula “hospitality”, con lo stand accessibile solo a pochi scelti, è stata molto indovinata e oltre alle nostre 125, credo che saranno in tanti a ricordarsi le nostre focaccine, la torta ed i bicchieri di ottimo Berlucchi e Ferrari che si sprecavano e che a fine serata, grazie al nostro spassosissimo Mauro, abbiamo offerto a tutti coloro che passavano in zona. Quindi, grazie a tutti coloro che armati di passione e voglia di parlarci si sono fermati al nostro stand.
In particolare, vorrei ringraziare:
Alberto Pasi, direttore di Motociclismo d’Epoca, che si è fermato con noi ad ammirare le nostre bellezze.
Massimo Lucchini Gilera, nipote del fondatore Giuseppe Gilera, e Presidente del Registro Storico Gilera, al quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per la inaspettata sorpresa ed al quale estendiamo l’invito per provare una Gilera 125 anni 80/90 che, lo sentiamo con tutto il cuore, non potrà non considerare Gilera tanto come le moto prodotte dalla sua famiglia, quando aveva ancora il controllo e la proprietà dell’azienda.
Guido Meda, una voce che “c’è” e che ci ha fatto crescere. Grazie per la tua simpatia e grazie per essere stato uno dei nostri. Ti aspettiamo a braccia aperte ad un raduno.
Claudio Lusuardi che ci ha deliziato ancora con incredibili aneddoti legati al mondo della Sport Production e che, naturalmente, non appena ha visto una Cagiva Mito le si è subito avvicinato, richiamato da quell’irresistibile amore per le rosse di Schiranna. Qui lo vedete ritratto con Enrico Repetti (sulla dx), grande pilota della Sport Production anni 90, che è nostro nuovo socio.
Il nostro socio Romolo Ciancamerla, l’Ing. che ha progettato la Gilera SP01, che ci ha deliziato con una veloce conferenza, molto apprezzata dal pubblico, che in certi momenti ha praticamente imballato lo stand, sul tema: “Il fenomeno delle 125 stradali anni 80 visto dal tavolo di un progettista”.
Qui il video dell’intervista:
La Mostra-Scambio è stata molto proficua per molti di noi che hanno portato a casa ricambi introvabili a poco prezzo. Per fortuna, quelli ci sono ancora. Difatti, le 125 scarseggiavano e purtroppo non si sono viste 125 stradali degne di nota. Un vero peccato che lascia aperto un dubbio: con i prezzi che stanno salendo, forse ora le moto più belle rimangono nei garage dei collezionisti? D’altronde, basta ascoltare l’intervista all’Ing. Ciancamerla, il valore tecnico delle 125 stradali era altissimo ed in termini di contenuti tecnologici ed investimenti, il segmento delle 125 per ben 10 anni è stato senza dubbio il mercato più agguerrito in Europa. Certamente non erano delle moto giocattolo. Almeno per le case che ci investivano miliardi di Lire. Presto proveremo a suggerire un valore per le 125 anni 80 e 90, partendo dalle più rare SP ed iniziando dai numeri di produzione (che stiamo scientificamente raccogliendo) e dall’analisi del mercato che puntualmente facciamo da oltre 7 anni.
Sicuramente, almeno per chi scrive, il miglior stand espositivo è stato quello dedicato alle MV Agusta da competizione della scuderia Elly, tutte tenute in perfetta efficienza e spesso portate sulle piste di mezza Europa per la gioia di occhi ed orecchie di migliaia di appassionati, dove il mitico, l’impareggiabile, Giacomo Agostini ha presentato il suo ultimo libro: “Immagini di una Vita“. Stupendo l’aneddoto dove raccontava che in prova al TT dell’Isola di Man (le prove si svolgono dalle 4:30 alle 6:30 del mattino), sfrecciava a 280 orari davanti ad una simpatica signorina del posto, che al suo primo passaggio si alzava la gonna ed al secondo… non aveva più la biancheria intima! Ovviamente, Ago raccontava che tra un giro e l’altro ci dava dentro il più possibile per poter dare ancora una furtiva sbirciata alla signorina. Che tempi!
Ago a Douglas (Isle of Man) con la 350 Sei cilindri prototipo della scuderia Elly.